Archive for marzo, 2009

Encarta closing down

Oggi Microsoft ha annunciato che entro fine Aprile verrà fermata la vendita di software Encarta versione studenti, entro Giugno verrà fermate tutte le versioni in vendita ed entro fine anno verrà chiuso il sito di Encarta.
Avranno notato che quasi il 97% degli americani che si informano le enciclopedie online, si rivolgono a Wikipedia, contro il misero 1,27% che ha utilizzato MSN Encarta.

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True Blood

True blood

Campagna non convenzionale per “True Blood” una serie della HBO che arriverà in Italia a fine aprile su FOX.

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China to YouTube: YouBlocked | John Paczkowski | Digital Daily | AllThingsD

youtube-blocked
China’s access to YouTube, which has been intermittent at best, ceased entirely late Monday, apparently choked off by the country’s legendary Internet filtering system. “YouTube is currently being blocked in China,” Google said in a statement. “We do not know the reason for the blockage, but we are working to restore access to YouTube in China as quickly as possible.”

As Google (GOOG) notes, there’s no formal explanation yet for the block, though it may be in response to a seven-minute video posted to YouTube last week showing Chinese soldiers brutally beating Tibetans last March after the riots in Lhasa. China, after all, isn’t renowned for its tolerance of free expression or dissident speech. Remember, animated beat cops patrol the nation’s 13 top portals, warning citizens away from material the ruling Communist Party finds politically or morally threatening.

Asked to comment on the block, Chinese foreign ministry spokesman Qin Gang claimed Beijing was unaware of it. “Many people have a false impression that the Chinese government fears the Internet. In fact it is just the opposite,” he told reporters. “China’s Internet is open enough, but also needs to be regulated by law in order to prevent the spread of harmful information and for national security.”

via China to YouTube: YouBlocked | John Paczkowski | Digital Daily | AllThingsD.

ecco come si blocca il progresso, la verità, la cultura e la curiosità.
Dopo la conferenza tenuta ieri alla fiera da Wired supporto a pieno il manifesto di

Io amo internet

Io amo internet

per un uso corretto ma soprattutto LIBERO della rete.

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M&m’s

sagoma M&m's

Come Venturini anche io ho trovato per le strade di Milano questo ambient, con il contorno in gesso di un M&m’s, che sia un richiamo per attrarre persone al temporary store aperto in via Tocqueville?
temporary store

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Mac Tablet??

un articolo di una paio di giorni fa del Sole24ore riportava una notizia molto interessante:

la Wintek, un’azienda terzista che produce schermi multitouch in Asia, avrebbe chiuso un importante contratto con la Apple per una fornitura di schermi, multitouch appunto, dalle dimensioni di 10 pollici circa.

Tutto fa pensare al mitico Mac Tablet, prototipo di netbook che qualcuno aveva già preannunciato…speriamo bene

blog-mac-tablet-solo

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20 years of world wide web

happy birthday  WWW!!

Il 13 marzo del 1989  Tim Berners-Lee  presentava al CERN il suo studio intitolato “Information management: a proposal”. La ricerca gettava le basi per un sistema di scambio e distribuzione dei dati in maniera più veloce e agevole: l’ipertesto.

All’inizio la sua ricerca fu testata su un computer NeXT di Jobs, ma la vera e propria svolta arriva nel 1993 quando con Mosaic viene creato il primo “browser” per sfogliare le pagine web e poi il resto è storia nota…

Internet ormai ha raggiunto 1 miliardo e mezzo di utenti al mondo e continuerà a crescere ulteriormente…

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Nella mente dell’uomo Apple

nella mente di Steve Jobs

nella testa di Steve Jobs

intervista di Stefano Lentati all’autore di “Nella testa di Steve Jobs”

Nel tuo libro, Nella testa di Steve Jobs (€16.50. Sperling & Kupfer – in libreria dal 10 marzo), emerge con prepotenza il suo lato oscuro.
“Volevo scrivere un libro elogiativo, ma è stato impossibile. Non si può fare a meno di raccontare anche gli aspetti negativi della sua personalità: sono fondamentali per tratteggiare il suo carattere”.

Per niente facile, a quanto si dicono in tanti…
“Jobs ha una personalità complessa. Non è semplice lavorare con lui. È capace di essere dispotico e tirannico, ma è anche dotato di grande magnetismo personale e sa essere molto persuasivo. È rimasta famosa la sfuriata che fece nel 2000 a una sua venditrice”.

Che cosa successe?
“L’azienda aveva appena reso pubblica la sua prima perdita in tre anni e nell’auditorium di Apple sedevano circa 180 sales manager in attesa dell’intervento di Jobs. Lui minacciò subito di licenziare tutti e poi prese di mira la dirigente del reparto vendite e l’attaccò davanti a tutti. Lei era furibonda e tentava di difendersi, ma lui non volle ascoltarla. Pare che oggi sia ancora al suo posto e faccia un ottimo lavoro. Per i suoi, quella di Jobs è ‘l’altalena genio-idiota’. Alla fine ispira lealtà, e stargli dietro è duro ma molto stimolante”.

In che occasione si è dimostrato persuasivo?
“Ha posto fine alla dispendiosa controversia legale con Microsoft, convincendo Bill Gates a proseguire lo sviluppo di Office per Mac. Riuscì anche a ottenere che Gates stesso finanziasse pubblicamente la società, con un investimento di 150 milioni di dollari. Dopo aver parlato con il magnate di Microsoft, invitò a casa sua il responsabile finanziario e lo accolse a piedi nudi proponendogli una passeggiata nel verde. Fu espansivo e affascinante e soprattutto non lo inondò di richieste: si limitò a fargli una lista dei punti importanti della faccenda”.

Se dovessi paragonarlo a un personaggio del passato, a chi penseresti?
“Jobs è il Walt Disney della tecnologia. L’universo dei prodotti Apple è una specie di Disneyland: isolato, autoreferenziale, ma irresistibile e comprensibile anche a un bambino. Come Disney, anche Jobs ha creato una grande azienda che rispecchia la sua immagine. A pensarci bene, però, ha anche qualcosa di Henry Ford e Edwin Land (rispettivamente il fondatore di Ford e l’ideatore di Polaroid, ndr). Il primo per la volontà di democratizzare la tecnologia sempre e comunque e il secondo per il binomio imprenditoria-invenzione. L’atteggiamento di Steve Jobs quando si parla dell’evoluzione dei suoi prodotti è lo stesso di Edwin Land, che da Polaroid era sempre a caccia di nuove tecnologie da applicare alla fotografia”.

Tra Pixar-Disney e Apple, qual è, secondo te, il suo giocattolo preferito?
“Senza alcun dubbio Apple. Nel 1996 era stato un po’ riluttante a farsi coinvolgere nuovamente nell’azienda di cui era stato co-fondatore (e dalla quale era stato estromesso nel 1985, ndr). Pensava che ormai la società fosse condannata e aveva l’ambizione di fare prodotti che durassero a lungo, come un buon film, che può restare attuale per oltre 60 anni. Alla Pixar il suo ruolo è sempre stato quello del generoso benefattore che staccava assegni e firmava accordi. Brad Bird, il regista di Gli Incredibili, diceva che Jobs era lo Spirito Santo dell’azienda. Ed Catmull e John Lasseter, il nucleo creativo della Pixar, erano il Padre e il Figlio”.

Cosa lo ha spinto a rientrare alla base?
“Non è riuscito a resistere: ce l’ha nel sangue. Ha salvato Apple dando inzio a dieci anni incredibili”.

Si può dire che Apple sia stata plasmata a immagine e somiglianza del suo ideatore e capo indiscusso?
“Penso che l’azienda sia un’emanazione della sua personalità. L’interesse di Jobs per il disegno industriale, per esempio, è il motivo per cui Apple fa dei prodotti di grande design. Ha saputo usare la pubblicità per trasmettere i valori rappresentati da lui e dalla sua azienda: è la sua personalità che permette a Apple di mostrarsi umana e cool sul mercato. È da Jobs stesso che nasce l’essenzialità dei messaggi pubblicitari: dal celeberrimo ‘Think different’ alla silouhette danzante della campagna iPod”.

Cosa accadrà nei prossimi sei mesi, durante i quali si è autosospeso?
“Nell’immediato Apple non avrà alcun problema. Ha già in rampa di lancio i prodotti per coprire i prossimi 18-24 mesi di attività commerciale”.

Cosa succederebbe se dovesse lasciare l’azienda?
“Se dovesse accadere il peggio, la società andrà benissimo anche senza di lui. Potrebbe perfino arrivare a svilupparsi ulteriormente, ma probabilmente non avrebbe gli stessi lampi di genio”.

E lui come potrà sopportare il fatto di passare ben sei mesi lontano dalla sua creatura?
“Diventerà matto. Non fa altro che lavorare: non va mai alle feste e non si concede vacanze lunghe. Stare a casa, per di più in malattia, sarà particolarmente pesante per lui. Anche se, ovviamente, continuerà a essere sempre coinvolto nelle decisioni strategiche dell’azienda”.

fonte WIRED Italia

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The radio 2.0

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Si chiama Musicovery ed è una piattaforma che permette di creare e ascoltare playlist in base al proprio mood o naturalmente ai propri gusti musicali.

Idea geniale e graficamente  interessante

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SAFARI 4

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Qualche giorno fa Apple ha lanciato la versione beta di Safari, arrivato alla versione 4, e lanciato come browser più veloce del mondo.
Oltre alla velocità sono state aggiunte alcune nuove features come Topsites o la modalità coverflow per i bookmarks (che sinceramente serve a poco).
Bello pratico e intuitivo

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it’s so CUIL! [cool!]

cuil

è arrivato l’anti-Google!

si chiama Cuil ed è stato creato da ex programmatori e manager del più grande motori di ricerca del mondo.

La principale differenza tra Google e Cuil è che quest’ultimo sarebbe in grado di mappare le pagine per il loro contenuto e non per il loro PageRank come attualmente fa il motore di Montain View.

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